Per facilitare la costruzione dei protagonisti di
una storia, in genere immagino due categorie di persone: gli ‘intelligenti’ e gli
‘emotivi’. Due categorie umane che già con alcuni colleghi uso per
indicare le visioni opposte e complementari dei due
antagonisti.
L’‘intelligente’ e l’‘emotivo’ sono espressioni
di risposte relative ad un unico problema di base, la ricerca dell’amore. Ciò li rende facce della stessa medaglia, simili a due fratelli (o sorelle) con gli
stessi genitori: provengono dallo stesso “problema” ma hanno adottato risposte
diverse. Capita spesso di osservarlo nei fratelli: “sono due gocce d’acqua, ma uno è l’opposto
dell’altro!”
Cioè uno dei due fratelli (cosiccome succede tra uomo e donna), ha adottato una
risposta ‘intelligente’, razionale, strategica, chiusa, che disattende la
propria parte emotiva, mentre l’altro ne ha adottata una ‘emotiva’, temperamentale,
aperta ed esposta alle delusioni.
Due nicchie, o specializzazioni, atte alla sopravvivenza in un unico contesto - quello familiare e sociale - evitando sovrapposizioni.
In pratica per l’’intelligente’ esiste principalmente il mondo dell’altro da tenere a bada, sui cui regola le proprie reazioni; per l’’emotivo’ esiste solo il proprio mondo che fa da metro di misura per tutto ciò che sta al di fuori di lui.
Due nicchie, o specializzazioni, atte alla sopravvivenza in un unico contesto - quello familiare e sociale - evitando sovrapposizioni.
In pratica per l’’intelligente’ esiste principalmente il mondo dell’altro da tenere a bada, sui cui regola le proprie reazioni; per l’’emotivo’ esiste solo il proprio mondo che fa da metro di misura per tutto ciò che sta al di fuori di lui.
Queste due categorie (naturalmente generiche, in
realtà sappiamo che il nostro carattere è formato da una molteplicità di
fattori), sono però utilissime nella costruzione dei personaggi di un film,
soprattutto se si tratta commedie, meglio se sentimentali. Come sappiamo l’obiettivo del protagonista, soprattutto nella
commedia sentimentale, è in sostanza quello di integrare la parte mancante. (Ovvero l’Anima
junghiana, quella parte di noi 'intorpidita' che ci rende impossibile un amore pieno, cosa di cui all’inizio il protagonista mostra di soffrire).
Queste due grandi categorie – intelligente ed
emotivo - fotografano bene le vicende sentimentali delle coppie
rappresentate al cinema (o nei romanzi), solitamente formate da questi due grandi ‘caratteri’:
uno intelligente, in genere l’uomo, l’altra emotiva, in genere la donna.
Un vecchio sceneggiatore - a spiegazione di questa divisione un po' brutale di ruoli - un giorno mi disse che questo era piuttosto inevitabile, che l'uomo cioè non andasse tanto per il sottile a differenza alla donna, poiché come spermatozoo inserito in una brutale lotta contro milioni di suoi simili al fine di conquistare un unico ovulo, che se avesse chiesto scusa o permesso non avrebbe fatto un metro.
In sostanza in un racconto o in un romanzo viene riprodotta questa stessa tensione biologica, e allo spermetto e all'ovuletta vengono dati un nome e un cognome, un vestito, una casa, un lavoro, degli amici. E questa riunione, a livello narrativo, è rappresentata dell'esplosione finale dell'amore.
Diciamo che questo genere di racconto - lui intelligente, lei emotiva - rappresenta il racconto base, all'interno del quale naturalmente esistono alcune variazioni narrative, di cui parleremo più avanti.
Un vecchio sceneggiatore - a spiegazione di questa divisione un po' brutale di ruoli - un giorno mi disse che questo era piuttosto inevitabile, che l'uomo cioè non andasse tanto per il sottile a differenza alla donna, poiché come spermatozoo inserito in una brutale lotta contro milioni di suoi simili al fine di conquistare un unico ovulo, che se avesse chiesto scusa o permesso non avrebbe fatto un metro.
In sostanza in un racconto o in un romanzo viene riprodotta questa stessa tensione biologica, e allo spermetto e all'ovuletta vengono dati un nome e un cognome, un vestito, una casa, un lavoro, degli amici. E questa riunione, a livello narrativo, è rappresentata dell'esplosione finale dell'amore.
Diciamo che questo genere di racconto - lui intelligente, lei emotiva - rappresenta il racconto base, all'interno del quale naturalmente esistono alcune variazioni narrative, di cui parleremo più avanti.
E noi, per scrivere un film, dobbiamo tenere
conto di queste due caratterizzazioni estreme poiché – come detto – lo
scopo del film è “soltanto” rappresentato dalla possibilità di far integrare le due parti al
protagonista. (E lui infine chiede all'amata di sposarlo).
Una curiosità che si può rilevare rispetto alle
coppie, nella vita reale (per le mie conoscenze e le mie esperienze), è che la
coppia destinata a durare di più nel tempo è appunto la coppia formata da un
intelligente e da una emotiva (quasi identiche le possibilità tra un emotivo e
una intelligente); c’è poi la coppia formata da due emotivi, sia lui che lei: è
la coppia che rappresenta il cosiddetto ‘colpo di fulmine’, due che
s’incendiano e che si lasciano dopo al massimo un paio di anni; infine c’è la
coppia formata da due intelligenti, coppia anomala, la cui genesi può
richiedere mesi, se non addirittura anni. Abituati come sono a prendere in considerazione soltanto l’emotività dell’altro potrebbero metterci anni prima di riuscire a comunicare la propria.
Voi di che coppia siete? È un’osservazione che potete fare su voi stessi per
capire la vostra ‘storia’, la sceneggiatura nella quale siete inseriti. Insomma, se volete cominciare una storia d’amore
(come sceneggiatori perlomeno!), analizzate il tipo di protagonisti che volete
mettere in campo. Questa suddivisione a livello narrativo dovrà essere netta per dare forza alla tensione che alla fine, vedendoli riuniti, moltiplicherà l'entusiasmo dello spettatore o del lettore.
L’esempio più classico di un intelligente e di una emotiva al cinema è Pretty Woman. Oppure esemplare è (in questo senso) Qualcosa è cambiato. Nella letteratura spiccano Orgoglio e Pregiudizio e il bellissimo Cime Tempestose. Ma ci sono moltissimi altri esempi sicuramente più pertinenti al vostro gusto.
L’esempio più classico di un intelligente e di una emotiva al cinema è Pretty Woman. Oppure esemplare è (in questo senso) Qualcosa è cambiato. Nella letteratura spiccano Orgoglio e Pregiudizio e il bellissimo Cime Tempestose. Ma ci sono moltissimi altri esempi sicuramente più pertinenti al vostro gusto.
Lui trattenuto e strategico, lei aperta ed esposta: due risposte differenti ad un unico problema. Risposte che abbiamo adottato in fasce e sulle quali ci siamo costruiti una vita (sognando un giorno d’incontrare la parte che ci manca).
Perché la vita affettiva di ciascuno di noi
diventi piena e soddisfacente, è necessario perciò ritrovare l’altra risposta
che non abbiamo adottato pochi attimi dopo aver emesso il primo vagito (la
dolce metà, l’altra metà del cielo, l’anima gemella, etc., ect.) come, d’altro
canto, ci aspettiamo che ciò succeda alla fine dei film d’amore che andiamo a
vedere. Richard Gere che, nel finale, implora la splendida Julia Roberts.
E viviamo felici e contenti!